giovedì 21 ottobre 2010

Fresatura.. con i nostri potenti mezzi

E' una domenica mattina di Ottobre, fa un bel freddo e sta per piovere e tanto per cambiare abbiamo levato altre pietre dal nostro campo. Le ultime... nate.
Visto che il tempo sembra reggere, decidiamo che siamo pronti per iniziare la seconda lavorazione prima della semina.. la Fresatura.
E' arrivato il momento di far vedere agli esperti,che fino ad ora ci hanno sbeffeggiato bene bene, che anche noi abbiamo i mezzi, che anche noi possiamo!

Apriamo l'hangar degli attrezzi e facciamo uscire il potente Pasquali 911, motocoltivatore di ultima generazione, sicuramente un prototipo ancora in studio presso il CNR:


Dopo un traning di qualche minuto, dedicato alla conoscenza di leve, comandi e frizioni, si comincia.. basta lasciare la frizione ed il mitico Pasquali si divora il campo!
Il buon Mezzadro, in preda a febbricitante emozione ed in tenuta da gelataio si lancia nell'impresa..
Che bellezza! Non potete capire quanto è bello camminare nella terra soffice, pareggiata dalla fresa, e con i piedi che affondano... e gli odori! 
Alla fine, soddisfatti del lavoro ci concediamo il pranzo.. 
Ecco qua il risultato finale:




Tartufi? No grazie..




Cosa tiene in mano il buon Mezzadro? Una patata? Addirittura un tartufo?A giudicare dallo sguardo felice sembrerebbe proprio un tartufo di inestimabile valore..
Se però andiamo a zoomare, ci rendiamo immediatamente conto che si tratta di una banale pietra.. Dopo l'aratura, la generosa terra era così soddisfatta del nostro lavoro che ha pensato bene di omaggiarci un bel po del prezioso materiale... e con un bel pò, intendo dire:


Inizialmente abbiamo pensato di buttare a monte il progetto campodigrano per realizzare una nuova ed innovativacoltura.. "Pietre Biologiche (R)", visto che il terreno sembra veramente molto adatto..
Vi invitiamo pertanto a suggerirci una qualche applicazione con tutte queste pietre, o in alternativa, vi autoriziamo a venirle a prendere per farne buon uso..

martedì 19 ottobre 2010

Arare un campo.. e che ci vuole!

Bene, ora che il campo è pronto, possiamo iniziare la prima fase detta "l'aratura".
Per i più curiosi e metodici, ecco qua la pagina wikipedia che può dare alcune delucidazioni : Aratura, su WikiPedia

Ora, per rispetto alla tecnologia del III millennio, la prima cosa da fare in questi casi è... andare su Google e cercare "arare un campo".
Google ci risponderà con bellissime immagini, di campi immensi, sconfinati, dove enormi trattori trainano altrettanto enormi aratri, dove il tempo sembra non passare mai, dove tutto sembra perfetto, dai solchi lasciati sul terreno, agli sguardi fieri e soddisfatti dei contadini in sella ai loro trattori con aria condizionata..

Adesso aprite gli occhi e tornate sulla terra... supponiamo che al posto del campo immenso e sconfinato abbiate davanti un campo di circa 420mq, in lieve pendenza, all'interno di una proprietà recintata con un cancellino di 2.2mt di larghezza. Se per assurdo chiedete a Google dove trovare un contadino con un trattore piccino da passare dal cancellino, con un aratro altrettanto piccino e ad un prezzo pure piccino, Google vi risponderà semplicemente: " ICCCCHEE' ? ".

Per farla breve, trovare una persona disposta ad arare il campo è stato paragonabile ad un parto gemellare, ma alla fine sono riuscito a scovare il buon vecchio "Marino" di Cerbaia, che qui ringrazio pubblicamente, e che in una mezza mattinata, il 21 Settembre, ha prodotto il seguente risultato:




Vorrei concludere questo post con una riflessione che comincia a maturare nei miei pensieri.. Il prezzo per l'operazione di aratura è stato di 140€. Ora, considerando che questa è la prima operazione effettuata sul terreno e ancora il grano deve essere seminato... quanto mi verrà a costare un Kg di farina una volta macinata? 

domenica 10 ottobre 2010

Signore e Signori.. sua maestà il campo!

C'era una volta un campo di grano che ancora non sapeva di essere un campo di grano.
C'era una volta un campo di grano che non sapeva di essere un campo perchè era una vigna.
C'era una volta un campo di grano che in realtà era una vigna piena di erbacce perchè non veniva utilizzata da anni..

Se lo incontravate in una giornata di fine estate si presentava così:


Tutto si sarebbe potuto dire di lui, tranne chiamarlo Sig. campo di grano..
Ma ecco arrivare il buon Mezzadro, che con mano ferma e l'ausilio di un buon decespugliatore, molti santi in paradiso e anche della buona limonata, si mette al lavoro..

Un pò di sano fuoco per bruciare le ultime erbacce ed il campo appena nato è pronto per la prima vera lavorazione agricola... l'aratura!

L'idea, se così la possiamo chiamare..

Dunque, vediamo...cosa c'è alla base di tutto.

Il grano è bello.
Il pane è buono.
Cosa c'è di più bello che mangiare il pane fatto con il proprio grano? tutto qui.

L'idea è semplice, prendere un pezzo di terra, lavorarlo, seminarlo, aspettare. A questo punto la natura dovrebbe mettere il suo e verso giugno il pezzo di terra di cui sopra dovrebbe presentarsi dorato dalle spighe di grano.
Quindi il taglio, la battitura, la macinazione e l'impasto con l'acqua. Aspettare, poi aspettare. Una infornata e tutti a tavola!


Qui inizia questa piccola scommessa, un pò folle, ma sospinta da una forte passione.. la speranza è di poter fare una prima grande festa del grano.. a giugno del 2011. Vedremo cosa verrà fuori..
Ovvia, ora basta, si va a lavorare!

Benvenuto..

"C'era una volta, tanti e tanti anni fa, in un villaggio lontano lontano..."
Questo blog dovrebbe iniziare così, perchè "dal grano al pane" è una specie di favola che è nata nei miei pensieri tanto tempo fa, piano piano si è evoluta, talvolta si è addormentata, e adesso sembra finalmente venir fuori e prender forma..
Grazie di esser capitato qui, per caso o per volontà o per noia o per fatti tuoi. Sei il benvenuto!
Comincia pure a indossare un cappello di paglia intrecciata, a sbottonarti le maniche della camicia e ad allacciare scarpe poco comode.. c'è da lavorare!
Il grano non aspetta, la natura ha i suoi cicli e la fame è tanta..