mercoledì 7 dicembre 2011

Il cerchio si chiude..

ara, fresa,semina e aspetta..
poi aspetta..
poi mieti, batti e macina..
infine manca solo:


Buon appetito!

giovedì 3 novembre 2011

Batti e ribatti

Dopo la festa del taglio, il grano ha riposato per una settimana nel campo e adesso viene battuto. Credo sia impossibile descrivere la fatica della battitura.. sopratutto se a farla sono 4 contadini poco contadini, senza attrezzi se non i propri piedi e tanta, ma tanta forza di volontà..


Al di là della fatica, la battitura è davvero qualcosa di poetico. Dopo aver separato i chicchi dalle spighe, occorre rimuovere la pula (guscio del grano) e per far ciò si pone il grano al vento.. Il vento e il grano nel vento, con i chicci che cascano e le pagliette che si librano e volano via. Non credo ci sia cosa più bella da vedere, che anche un adulto rimane a bocca aperta e occhi sgranati, per un attimo tornato bambino.



Dopo aver "volato" il grano è il momento del vaglio, uno strumento raffinato, che con un movimento ondulatorio e soffice permette di far galleggiare sui chicchi di grano la sporcizia rimasta per poi rimuoverla. E mentre il vaglio oscilla, il gracchiare del grano è musica.


Ecco qua, adesso il grano è pronto, schiccato, pulito e sistemato in sacchi.
Il raccolto 2011 vanta 62kg di cereale, non molto a dire il vero per una superficie di 400mq, ma l'annata non è stata molto propizia e poi è stata la prima volta per tutto.

Come per il taglio, anche in occasione della battitura festa grande.. cibo in abbondanza, stelle e fuoco acceso fino a notte fonda..

mercoledì 21 settembre 2011

I prodi contadini..

Mi sembra doveroso dedicare un post ai prodi contadini che hanno partecipato al taglio del grano ..





Vai col taglio!

Sono le 9.30 del mattino.. 9.30 abbondanti. Chi si rimbocca le maniche, chi si stringe le scarpe, chi sistema il cappello di paglia ad un compagno. Nel viso di tutti c'è allegria, un pò di curiosità, e voglia di cominciare..
Ecco quindi che il gruppetto di contadini, contadini solo per il fatto che magari i loro nonni lo erano, scendono le scalette e si trovano davanti un bel campo dorato, che ancora è ignaro del suo destino.

Per prima cosa, ognuno sceglie una falce..


E poi via, a tagliare e ammucchiare grano, a legarlo, a fare le fascine..
A bere acqua perchè fa caldo, a lamentarsi del mal di schiena, a ridere di niente..
Ognuno mette in atto la sua tecnica, chi tagli alla base, chi strappa fino alla radice e chi va un pò in qua e là.



Poi il pranzo, con la zuppa di pane e un bel pò di vino e formaggio.. quel venticello fresco avrebbe tenuto lì i contadini una giornata intera..


Ma c'è ancora tanto da tagliare, via di nuovo nel campo!
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7 rintocchi delle campane.. sono le 19, il sole è oramai rossiccio, e il grano è tutto tagliato. I contadini hanno lavorato davvero duro, sono stanchi, sporchi e sudati. Ma c'è soddisfazione, tutto è andato alla grande.
Il mezzadro è letteralmente commosso per la forza di tutti e la bellezza della giornata passata insieme.

Le falci vengono riposte, ognuno si mette in fila per la doccia e intanto si accende il fuoco.. gli amici stanno arrivando, è l'ora di festeggiare!




Abbiamo festeggiato fino a tarda notte, prima mangiando e bevendo, poi bevendo, poi attorno al fuoco a chiacchierare o semplicemente a stare. Per continuare a condividere la giornata passata insieme.

L'ultima immagine, un piccolo gruppo di amici attorno al fuoco, accanto ad un campo tagliato, che riposa e che odora di paglia.. Le stelle stanno a guardare..

domenica 19 giugno 2011

Rimbocchiamoci le maniche..La Festa del Grano

E' passato quasi un anno, da quando il campo era incolto, pieno di erbacce e pensai che sarebbe stato bello poter fare una prima grande festa del grano nell'estate del 2011.. Ecco qua i miei pensieri di allora.
Beh, ci siamo!

Dice che il grano, quando è maturo e pronto per essere tagliato, fa un rumore, un suono particolare se ci si passa in mezzo.
Qualche giorno fa sono stato al campo e ho passato una mano nel grano. Il suono che veniva fuori era quasi una ninna nanna..

Beh,è l'ora di mettere mano alle falci..
Già, ma che tipo di falci? Un giorno passando per Pitigliano mi sono imbattuto per caso in una piccola cantina piena zeppa di cose strane.. parlo con il proprietario, e scopro che ha tutto un deposito pieno di strumenti legati all'agricoltura, e il suo sogno è di farne un museo. Gli chiedo di portarmi a vederlo e rimango veramente incantato. Lì, tra tutti gli attrezzi, c'e la falce per il grano..

Questa falce permette di tagliare le spighe di grano per farne delle fascine, che vengono legate con uno stelo di spiga e che poi vengono lasciate al sole ad asciugare. Si tratta della mietitura, la prima fase della raccolta del grano.
La seconda fase è la trebbiatura,che consiste nella separazione dei chicchi (cariossidi) di grano dalla paglia  e dalla pula. Nel passato, questa operazione veniva fatta a mano, stendendo le fascine di grano in cerchio con le spighe rivolte al centro e  utilizzando dei bastoni (correggiato) per "battere" il grano. Oppure  si utilizzavano buoi che pestando ripetutamente le fascine facevano uscire i chicci..


Raccogliamo quindi le forze, mettiamo in testa un bel cappello di paglia e prepariamoci a tirar su le maniche.. Si parte per la raccolta del grano alla "vecchia maniera" !!
La data è fissata per Sabato 2 Luglio 2011.
Saremo un bel gruppetto di baldi e provetti contadini.. Poi, dopo le fatiche.. festa con tutti gli amici.
Per darci un pò di arie abbiamo anche confezionato una locandina..



martedì 10 maggio 2011

SSSSSSpighe!

Un giorno arrivi al campo e le vedi.. Ecco come è stato.
All' improvviso. Spighe!
Quei fruscelli che sembrano fili d'erba un pò più alti ad un certo punto hanno messo fuori i frutti.
E adesso immagina il tempo che passa, il campo che comincia a popolarsi di insetti, di colori, tra il rosso del papavero e il giallo del piscialletto..




Beh, si cominciano a vedere i risultati di tante fatiche, tra un pò si comincerà ad affilare le falci :)
Vi lascio con una bella strofa, che tra l'altro l'ha scritta il buon Pascoli..

"E il grano al vento strepitava; e disse
il padre al figlio: "Mieteremo. Vedi:
verdino è, sì, ma non vorrei patisse.

Ché il grano dice: - Io sto ritto, e tu siedi.
Qui temo l'acqua, e il vento mi dà briga.
Altronde, o presto o tardi, o steso o in piedi,
se il gambo è secco seccherà la spiga"

mercoledì 6 aprile 2011

Ecco che si alza!!

Dopo un pò di riposo, qualche nevicata e abbondante acqua, è tornato il sole, gli uccellini hanno cominciato a canticchiare, gli scoiattoli si sono stiracchiati uscendo dal letargo e anche il grano ha pensato bene di darsi una svegliata!
Ecco qua... la sua corsa verso l'estate è iniziata..


giovedì 3 marzo 2011

Libertà..

Sto leggendo un libro sul pane, ovvero su come fare il pane. Che consiglio a tutti, si chiama "Facciamo il pane" di Annalisa De Luca.
Ogni tanto un pò di letteratura fa bene.. e non me ne vogliate se faccio un pò di digressione..

Mi ha colpito molto un trafiletto, che parla della libertà.. e che vi riporto:

" .. Anni dopo, quando cominciai a percepire la forza dell'insostenibile pressione psicologica a cui tutti siamo sottoposti e cioè l'onnipresente e continuo "suggerimento" a lasciar fare agli esperti, ad acquistare a nostra volta una specializzazione da cui trarre denaro necessario ad acquistare tutto il resto, in cui rinchiuderci e da difendere a spada tratta, mi venne in mente che il pane, elemento fondamentale della mia alimentazione, poteva essere il primo passo verso la riappropriazione della mia autonomia produttiva e di scelta, l'inizio della ricostruzione di una forma di libertà che non è basata sulle mie capacità di consumo ( e quindi sulla possibilità di comprare il pane invece di farlo) ma sul legame con gli altri e con la terra su cui vivo.."

Alla prossima!