venerdì 24 dicembre 2010

Sotto la neve...

Dice un detto popolare: "Sotto la pioggia, fame; sotto la neve, pane". lascio a te colto lettore di trovare il significato di tale espressione...

Una bella domenica di Dicembre, ci siamo svegliati, abbiamo visto dalle finestre più luce del solito ed ecco qua... gran bel regalo di Natale!
Le pianticelle al calduccio sotto la neve, al riparo dal vento...
e Pippo, il cane da guardia, che fa la guardia, se così si può dire.


il mondo è nato in 7 giorni... si può fare di meglio!

Sì perchè se considerate un chicco di grano, secco e inanimato, sembra impossibile che in soli 7 giorni, la vita che racchiude possa arrivare a tanto:



Questo la dice lunga sulla potenza di questa piccola piantina, sulla sua robustezza e la sua voglia di crescere.
Il grano è capace di rinascere addirittura se mangiato fino alla base! Quando era troppo "folto", nei campi di una volta, venivano fatte pascolare le pecore per qualche ora, in modo che potessero naturalmente regolare l'altezza del grano. E lui via, a crescere nuovamente.. 
Vedere dopo  così pochi giorni queste meraviglie è stata un'emozione. 
Poi le pianticelle hanno preso vigore, il sole di autunno le ha spinte a mettere su foglie ed in altri 15 giorni, ecco il risultato, a dir poco sorprendente!



Siamo alla fine dell'autunno, l'inverno è alle porte. Il grano adesso si ferma, si corica e dorme, come la maggior parte della vita di campagna. A primavera tornerà a crescere.. Sogni d'oro.

Non sei un vero contadino se..

Non sei un vero contadino se non hai acquistato l'originale "Sesto Cajo Baccelli".
E quindi io l'ho fatto.
Ecco le prove:



Per chi non lo conoscesse, il Sesto Cajo Baccelli è la guida ufficiale dell'agricoltore ed esiste da ben 134 anni!
E' dedicato (o forse addirittura concepito) dal venerato "Lo strolago di Brozzi", cabalista e astrologo vissuto attorno al 1600.
Un detto popolare dice: "Essere come lo strolago di Brozzi, che riconosceva i pruni al tatto e la merda al puzzo" e questo la dice lunga sulle doti veggenti del famoso astrologo ...
Vi lascio una bella rima che ho trovato proprio su questo prezioso libricino..


LE STAGIONI

Dicea la Primavera:- Io porto amore
E ghirlande di fiori e di speranza. -

Dicea l'Estate:- Ed io, col mio tepore,
Scaldo il seno fecondo dell'abbondanza. -

Dicea l'Autunno:- Io spando a larga mano
Frutti dorati alla collina e al piano. -

Sonnecchiando, dicea l'Inverno annoso:
- Penso al tanto affannarvi, e mi riposo. -

(Renato Fucini)



martedì 9 novembre 2010

lunedì 1 novembre 2010

Un pò di numeri... i concimi

Questo post è un pò "numerico", perciò sconsigliamo la lettura a tutti coloro che soffrono di orticaria da numeri.. Riflettete prima di continuare..
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Ok, allora cominciamo..
Per poter crescere belle robuste, le piante in genere e quindi anche il nostro grano hanno bisogno di 3 elementi principali, detti macroelementi: l'Azoto (N), il Fosforo (P), il Potassio (K).

L'Azoto è essenziale per la crescita della pianta. Il livello produttivo della coltura è primariamente condizionato dalla disponibilità d'azoto nel suolo. Esso stimola l'accrescimento delle piante e determina una presenza abbondante di clorofilla nelle foglie. L'azoto è facilmente "lavabile", nel senso che le piogge possono lavare via l'azoto presente nel terreno, specialmente nei suoli poco argillosi.

Il Fosforo è un elemento di cui la pianta non necessita in grande quantità, ma la sua carenza può provocare gravi problemi: esso è estremamente importante al momento della fioritura, ma interviene in tutti i processi fondamentali del metabolismo. Favorisce anche la radicazione. Il fosforo è caratterizzato da una scarsa mobilità e quindi una volta presente nel terreno, non viene lavato via dalle piogge.

Il Potassio è un elemento che la pianta assorbe facilmente e in gran quantità. Nella pianta è presente soprattutto nelle parti giovanili, e rimane libero nei succhi cellulari sotto forma di sali diversi. Adeguate dosi di potassio fanno sì che la pianta assorba l'acqua con più facilità, aumenti la resistenza al gelo e agli attacchi parassitari e venga favorita la sintesi proteica. Il potassio è un elemento poco mobile e non rischia di essere lavato via dalle piogge.

Questi elementi vengono forniti al terreno mediante concimi, organici o minerali, che possono essere classificati in:

  • concimi semplici, se contengono uno solo dei macroelementi di sopra.
  • concimi complessi (o composti) se contengono almeno due degli elementi si cui sopra.

Si definisce "titolo", la percentuale di elemento presente nel concime, rispetto al peso totale del concime stesso. Normalmente, i concimi complessi vengono definiti con la terna N-P-K, che indica il titolo dei tre elementi principali.
Ad esempio, un concime classico è il così detto 8-24-24, ovvero contenente 8 parti di Azoto, 24 di Fosforo e 24 di Potassio. La restante parte del composto (44) è formato da materia inerte o da altri microelementi utili per le piante.

Per reperire i tre elementi separatamente, entrando in un consorzio agrario, basta fare i seguenti nomi e cognomi:

  • Azoto: Urea, Nitrato Ammonico
  • Forforo: Perfosfato minerale, Perfosfato Triplo
  • Potassio: Solfato di Potassio
Dopo questa breve carrellata sui concimi, veniamo al nostro campo..
Per preparare il fondo, in attesa della semina, abbiamo concimato a base di Fosforo e Potassio, rimandando l'Azoto a Marzo, dal momento che non sono ancora presenti le piantine..
Abbiamo utilizzato Solfato di Potassio (0-0-50) e Fosfato Biammonico (18-46-0)..

Per la precisione 15kg di Solfato e 6kg di Fosfato.. Una volta mescolato il tutto, ci siamo concessi una bella distribuzione a "spargo"... tanto per prendere dimestichezza, in attesa della più complicata semina..

Data intervento 21 Ottobre 2010.


Se nel leggere quanto sopra, qualche esperto lettore notasse delle castronerie, può tranquillamente gettarci fango addosso, si accettano suggerimenti, purchè costruttivi..

giovedì 21 ottobre 2010

Fresatura.. con i nostri potenti mezzi

E' una domenica mattina di Ottobre, fa un bel freddo e sta per piovere e tanto per cambiare abbiamo levato altre pietre dal nostro campo. Le ultime... nate.
Visto che il tempo sembra reggere, decidiamo che siamo pronti per iniziare la seconda lavorazione prima della semina.. la Fresatura.
E' arrivato il momento di far vedere agli esperti,che fino ad ora ci hanno sbeffeggiato bene bene, che anche noi abbiamo i mezzi, che anche noi possiamo!

Apriamo l'hangar degli attrezzi e facciamo uscire il potente Pasquali 911, motocoltivatore di ultima generazione, sicuramente un prototipo ancora in studio presso il CNR:


Dopo un traning di qualche minuto, dedicato alla conoscenza di leve, comandi e frizioni, si comincia.. basta lasciare la frizione ed il mitico Pasquali si divora il campo!
Il buon Mezzadro, in preda a febbricitante emozione ed in tenuta da gelataio si lancia nell'impresa..
Che bellezza! Non potete capire quanto è bello camminare nella terra soffice, pareggiata dalla fresa, e con i piedi che affondano... e gli odori! 
Alla fine, soddisfatti del lavoro ci concediamo il pranzo.. 
Ecco qua il risultato finale:




Tartufi? No grazie..




Cosa tiene in mano il buon Mezzadro? Una patata? Addirittura un tartufo?A giudicare dallo sguardo felice sembrerebbe proprio un tartufo di inestimabile valore..
Se però andiamo a zoomare, ci rendiamo immediatamente conto che si tratta di una banale pietra.. Dopo l'aratura, la generosa terra era così soddisfatta del nostro lavoro che ha pensato bene di omaggiarci un bel po del prezioso materiale... e con un bel pò, intendo dire:


Inizialmente abbiamo pensato di buttare a monte il progetto campodigrano per realizzare una nuova ed innovativacoltura.. "Pietre Biologiche (R)", visto che il terreno sembra veramente molto adatto..
Vi invitiamo pertanto a suggerirci una qualche applicazione con tutte queste pietre, o in alternativa, vi autoriziamo a venirle a prendere per farne buon uso..

martedì 19 ottobre 2010

Arare un campo.. e che ci vuole!

Bene, ora che il campo è pronto, possiamo iniziare la prima fase detta "l'aratura".
Per i più curiosi e metodici, ecco qua la pagina wikipedia che può dare alcune delucidazioni : Aratura, su WikiPedia

Ora, per rispetto alla tecnologia del III millennio, la prima cosa da fare in questi casi è... andare su Google e cercare "arare un campo".
Google ci risponderà con bellissime immagini, di campi immensi, sconfinati, dove enormi trattori trainano altrettanto enormi aratri, dove il tempo sembra non passare mai, dove tutto sembra perfetto, dai solchi lasciati sul terreno, agli sguardi fieri e soddisfatti dei contadini in sella ai loro trattori con aria condizionata..

Adesso aprite gli occhi e tornate sulla terra... supponiamo che al posto del campo immenso e sconfinato abbiate davanti un campo di circa 420mq, in lieve pendenza, all'interno di una proprietà recintata con un cancellino di 2.2mt di larghezza. Se per assurdo chiedete a Google dove trovare un contadino con un trattore piccino da passare dal cancellino, con un aratro altrettanto piccino e ad un prezzo pure piccino, Google vi risponderà semplicemente: " ICCCCHEE' ? ".

Per farla breve, trovare una persona disposta ad arare il campo è stato paragonabile ad un parto gemellare, ma alla fine sono riuscito a scovare il buon vecchio "Marino" di Cerbaia, che qui ringrazio pubblicamente, e che in una mezza mattinata, il 21 Settembre, ha prodotto il seguente risultato:




Vorrei concludere questo post con una riflessione che comincia a maturare nei miei pensieri.. Il prezzo per l'operazione di aratura è stato di 140€. Ora, considerando che questa è la prima operazione effettuata sul terreno e ancora il grano deve essere seminato... quanto mi verrà a costare un Kg di farina una volta macinata? 

domenica 10 ottobre 2010

Signore e Signori.. sua maestà il campo!

C'era una volta un campo di grano che ancora non sapeva di essere un campo di grano.
C'era una volta un campo di grano che non sapeva di essere un campo perchè era una vigna.
C'era una volta un campo di grano che in realtà era una vigna piena di erbacce perchè non veniva utilizzata da anni..

Se lo incontravate in una giornata di fine estate si presentava così:


Tutto si sarebbe potuto dire di lui, tranne chiamarlo Sig. campo di grano..
Ma ecco arrivare il buon Mezzadro, che con mano ferma e l'ausilio di un buon decespugliatore, molti santi in paradiso e anche della buona limonata, si mette al lavoro..

Un pò di sano fuoco per bruciare le ultime erbacce ed il campo appena nato è pronto per la prima vera lavorazione agricola... l'aratura!

L'idea, se così la possiamo chiamare..

Dunque, vediamo...cosa c'è alla base di tutto.

Il grano è bello.
Il pane è buono.
Cosa c'è di più bello che mangiare il pane fatto con il proprio grano? tutto qui.

L'idea è semplice, prendere un pezzo di terra, lavorarlo, seminarlo, aspettare. A questo punto la natura dovrebbe mettere il suo e verso giugno il pezzo di terra di cui sopra dovrebbe presentarsi dorato dalle spighe di grano.
Quindi il taglio, la battitura, la macinazione e l'impasto con l'acqua. Aspettare, poi aspettare. Una infornata e tutti a tavola!


Qui inizia questa piccola scommessa, un pò folle, ma sospinta da una forte passione.. la speranza è di poter fare una prima grande festa del grano.. a giugno del 2011. Vedremo cosa verrà fuori..
Ovvia, ora basta, si va a lavorare!

Benvenuto..

"C'era una volta, tanti e tanti anni fa, in un villaggio lontano lontano..."
Questo blog dovrebbe iniziare così, perchè "dal grano al pane" è una specie di favola che è nata nei miei pensieri tanto tempo fa, piano piano si è evoluta, talvolta si è addormentata, e adesso sembra finalmente venir fuori e prender forma..
Grazie di esser capitato qui, per caso o per volontà o per noia o per fatti tuoi. Sei il benvenuto!
Comincia pure a indossare un cappello di paglia intrecciata, a sbottonarti le maniche della camicia e ad allacciare scarpe poco comode.. c'è da lavorare!
Il grano non aspetta, la natura ha i suoi cicli e la fame è tanta..